postato su Ottobre 06 2017
La questione dei visti e la mobilità dei professionisti nell'UE (Unione europea) resta una sfida per le imprese indiane, come ha rivelato il 5 ottobre un'indagine condotta dalla Ficci (Federazione delle camere di commercio e dell'industria indiana).
L'indagine Ficci, intitolata "I venti di cambiamento portano buone notizie per le aziende indiane che fanno affari in Europa", afferma che le discussioni in corso per siglare un accordo di commercio estero (ALS) imparziale ed equilibrato tra India e UE sono seguite da vicino dall'industria indiana .
L’indagine ha preso atto del fatto che, facendo leva e sfruttando la migliorata performance economica di varie economie europee, è stato possibile per le aziende indiane crescere e creare un mercato per i loro prodotti in quel continente.
Le aziende indiane sono state in grado di ottenere progressi graduali spostando e riadattando efficacemente le loro capacità operative in un mercato organizzato e tra i più impegnativi del mondo.
L'Indo-Asian News Service cita l'indagine secondo cui, inoltre, c'è stato un cospicuo aumento del numero di aziende che sono state in grado di ridurre con successo le proprie perdite mentre conducevano affari nel continente.
Si continua affermando che questi sono segnali incoraggianti per le imprese indiane: nonostante un graduale allentamento dei legami commerciali ed economici tra India ed Europa, l’UE è ancora il principale partner commerciale dell’India.
L’attuale scenario economico, nonostante una serie di ostacoli funzionali e restrittivi per le aziende indiane all’espansione della propria presenza nel continente, è ancora in grado di fornire i ritorni richiesti sugli investimenti effettuati.
L'indagine ha anche rivelato che la ripresa economica incrementale in Europa ha avuto conseguenze di vasta portata per gli interessi commerciali delle aziende indiane. Ciò richiede la ricerca di un quadro politico più flessibile da parte delle varie economie europee per allentare la procedura di fare affari in quei paesi e fare spazio a un movimento molto più semplice delle risorse umane per completare i progetti esistenti e/o realizzare quelli nuovi in futuro.
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Visti per l'UE
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