postato su Dicembre 22 2017
Il Consiglio federale svizzero ha annunciato e confermato ancora una volta che il numero totale di permessi di lavoro previsti per le quote 2018 sarà portato a 11,500, rispetto ai 9,750 del 2017. L'obiettivo della decisione, presa dopo un dibattito politico, è quello di consentire alla Confederazione Svizzera di reclutare un numero adeguato di lavoratori ed esperti qualificati sia dal mercato extra UE che da quello extra EFTA (Associazione europea di libero scambio), oltre che dai paesi dell’UE e dell’EFTA.
Il Consiglio federale ha deciso di distribuire 8,000 permessi (3,500 permessi B e 4,500 permessi L) a cittadini di altri paesi altamente qualificati allo scopo di fornire all'economia alpina la quantità necessaria di permessi nel 2018. L'anno Nel 2017 sono stati messi a disposizione 7,500 permessi (3,000 permessi B e 4,500 permessi L) per cittadini non appartenenti all’UE e all’AELS. Pertanto nel 2018 il numero dei permessi disponibili per i cittadini dei paesi non UE e non AELS è aumentato di 500 permessi.
Nel 2018 il Consiglio federale riserverà alle imprese degli Stati dell’UE e dell’AELS 500 permessi B e 3,000 permessi L. Queste quote sono state aumentate di 1,250 permessi. Dato che le quote sono state esaurite rapidamente e regolarmente e tenendo conto degli interessi economici della Svizzera, il Consiglio federale era propenso ad aumentare il numero massimo di quote al livello esistente nel 2014. Sarà mantenuto invariato la distribuzione trimestrale delle quote.
Per qualificarsi per questi permessi speciali, un richiedente deve essere pronto a offrire i propri servizi in Svizzera per più di tre mesi o quattro mesi in un anno solare, secondo un aggiornamento dell'International Law Office.
Tag:
Svizzera
permesso di lavoro
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