postato su Agosto 30 2016
Un nuovo modulo I-129S rilasciato dall'USCIS (US Citizenship and Immigration Services) cerca informazioni specifiche sulla storia lavorativa passata di un lavoratore straniero. La lunghezza del nuovo modulo è stata aumentata a otto pagine rispetto alle quattro precedenti al fine di ottenere informazioni per scoprire esattamente quali "conoscenze specialistiche" possiede un richiedente e se è idoneo per un visto L-1.
Secondo il programma di visto L-1, le aziende possono inviare dipendenti con "conoscenze specialistiche" dalle loro strutture in altri paesi ai loro uffici negli Stati Uniti. I visti L-1, tuttavia, non hanno un tetto massimo e nemmeno alcun requisito salariale.
Si dice che i datori di lavoro abbiano utilizzato i visti L-1 per sostituire i lavoratori statunitensi con manodopera più economica proveniente da paesi stranieri, nonostante i lavoratori stranieri non possedessero competenze extra specializzate. Il modulo I-129S più lungo estrae maggiori informazioni sull'occupazione precedente e sui salari, oltre a chiedere la percentuale di tempo che un lavoratore straniero dedicherebbe alle mansioni lavorative assegnate su base giornaliera ed effettua controlli sui precedenti personali di terze parti fondali del luogo di lavoro del cliente.
Beth Carlson, un avvocato specializzato in immigrazione di Faegre Baker Daniels, è stata citata da NumbersUSA affermando che il layout e le informazioni richieste sul modulo I-129S faciliteranno una revisione più rapida da parte degli ufficiali consolari senza la necessità di rivedere documenti aggiuntivi o porre più domande al richiedente .
Justin Storch, responsabile dei collegamenti con le agenzie del Consiglio per l'immigrazione globale, ha affermato che i nuovi campi in cui i datori di lavoro devono inserire informazioni molto dettagliate sulla storia lavorativa direttamente sul modulo, compresi i salari, aprirebbero la strada a un maggiore controllo per gli aspiranti Titolari di visto L-1 in un modo mai accaduto prima.
Si prevede che il visto L-1 svolgerà un ruolo importante anche nell’accordo commerciale TPP (Trans-Pacific Partnership). L’accordo TPP consentirebbe ai datori di lavoro dei paesi TPP di utilizzare i visti L-1 per inviare dipendenti negli Stati Uniti e pagare loro lo stesso salario che pagherebbero nei loro paesi d’origine, che è molto inferiore a quello che guadagnano le loro controparti americane.
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Tag:
lavoratori stranieri
Visto L-1
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