L’India è stata sostenuta da diverse economie emergenti presso le Nazioni Unite (Nazioni Unite) dopo essersi opposta alla classificazione di rifugiati e migranti sotto lo stesso ombrello.
Ha ricevuto il sostegno del Bangladesh, del Messico e di molti altri paesi appartenenti al blocco G-77, che vedono anche la migrazione di molte persone dalle loro coste. L’India è riuscita a garantire che queste due questioni fossero trattate come questioni distinte.
Il processo di consultazione su questi temi, che porterà alla riunione ad alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà il 19 settembre, quando si discuterà la questione dei rifugiati e dei migranti, avrà luogo il 18 settembre 2016.
L’India ha sollevato obiezioni quando c’è stato uno sforzo congiunto da parte dei paesi europei per interpretare anche i rifugiati come migranti e raggrupparli come una categoria, con grande disagio delle nazioni in via di sviluppo.
I paesi europei, che stanno assistendo ad un afflusso di rifugiati da altri paesi, in particolare dalla Siria, stanno incoraggiando la diplomazia preventiva.
L’India e altri paesi in via di sviluppo sono del parere che la crisi dei rifugiati, conseguenza di cause politiche, non possa essere paragonata alla migrazione, che avviene principalmente per ragioni economiche.
Un funzionario indiano, contrario alla mossa dei paesi sviluppati, ha affermato che non si possono applicare processi politici preventivi per affrontare la migrazione, che è causata da motivi dettati da problemi economici.
I migranti sono soggetti alle leggi del paese in cui risiedono; D’altro canto, i rifugiati sono vincolati da un quadro giuridico internazionale.
Un altro diplomatico indiano ritiene che mettere insieme entrambe le questioni avrebbe un impatto negativo su paesi come il nostro che non si trovano nel mezzo di alcuna crisi di rifugiati. La fermezza dell’opinione dell’India, sostenuta da paesi con problemi simili, ha costretto i paesi sviluppati a cambiare posizione e a considerare la crisi dei rifugiati e l’emigrazione economica come due questioni distinte.