Il governo australiano ha deciso di eliminare diverse professioni del settore sanitario dall'elenco ufficiale dei lavoratori qualificati che dà l'approvazione all'immigrazione per gli immigrati all'estero. Ha individuato 15 professioni del settore sanitario che comprende anche medici specialisti. Il motivo è che ha identificato un numero sufficiente di lavoratori in Australia per queste professioni. Nel frattempo, gli specialisti del settore sanitario hanno avvertito il governo che le zone rurali non hanno ancora la manodopera qualificata richiesta. I medici nativi australiani e persino gli operatori sanitari provenienti dall'estero hanno una maggiore propensione alle aree urbane ed esitano a essere assunti nelle aree rurali. Il forum australiano ha citato l'Associazione medica australiana che afferma che il settore sanitario è relativamente meno dipendente dagli immigrati stranieri. La decisione del governo di eliminare le professioni dal settore sanitario non implica che queste non possano cercare lavoro in Australia. Possono farlo attraverso altre modalità di approvazione dei visti. John Zorbas, presidente del consiglio dei medici in formazione dell'AMA, ha affermato che i laureati in medicina a livello mondiale hanno dato un contributo significativo al settore sanitario in Australia. Lo scenario sta ora cambiando ed è sempre più difficile per i laureati in medicina stranieri trovare lavoro in Australia. Le organizzazioni del settore sanitario ritengono che i professionisti medici internazionali debbano essere incoraggiati a contribuire al miglioramento dei servizi sanitari in Australia. Il rapporto di Future Health Workforce Doctors in Australia ha indicato che, sebbene ci sarà un numero eccessivo di operatori sanitari entro il 2030, le aree rurali saranno prive di strutture mediche specifiche e di operatori sanitari adeguati. Pertanto, gli operatori sanitari stranieri potrebbero trovare più facile trovare lavoro nelle aree rurali dell'Australia che in località urbane come Melbourne o Sydney. Ciò è confermato dalla dichiarazione di David Gillespie, viceministro per la sanità rurale in Australia, secondo cui soddisfare le esigenze degli operatori sanitari nelle zone rurali è stata una delle sue sfide più grandi.