Essendo un paese piccolo, la Scozia supera il suo peso quando si tratta della reputazione internazionale delle sue università, non solo in termini di ricerca di livello mondiale in cui sono coinvolte, ma anche in termini di esperienza di apprendimento e insegnamento che offrono . Per mantenere questa reputazione internazionale dobbiamo rimanere un passo avanti quando si tratta di attrarre gli studenti più brillanti. All'Università di Edimburgo, gli studenti internazionali rappresentano oltre il 40% della nostra comunità studentesca e provengono da più di 140 nazioni diverse. Non solo contribuiscono alla vivacità della città e allo scambio di conoscenze, ma hanno anche un grande impatto sulla nostra società ed economia, prendendo parte ai nostri programmi di volontariato studentesco e contribuendo alle comunità locali. Storicamente, molti hanno scelto di restare dopo gli studi e di utilizzare le conoscenze acquisite all'università per fare grandi cose a Edimburgo, in Scozia o nel Regno Unito in generale. L'Università di Edimburgo vanta uno dei migliori record di creazione di società tra tutte le università del Regno Unito, in particolare per quanto riguarda le spin-out guidate dagli studenti, e un'alta percentuale vede coinvolti studenti o laureati internazionali.
Molti dei nostri studenti diventano partner – e in un certo senso ambasciatori – della Scozia, nonché leader nei propri paesi. Sappiamo che esiste un legame tra l'aumento del livello di fiducia in un paese e l'aumento della propensione di una persona a fare affari, studiare o visitare quel paese.
Eppure, nonostante tutti i benefici che apportano, corriamo il rischio di dissuaderli a studiare in Scozia. Ciò non è dovuto a ciò che offrono loro le nostre università, ma perché il loro diritto di rimanere qui e lavorare una volta completati gli studi è stato tolto a seguito della decisione del governo britannico di abolire il visto di lavoro post-studio nel 2012.
Il gruppo di lavoro post-studio del governo scozzese ha ora chiesto la reintroduzione di tale visto e questa è una richiesta che sosteniamo con tutto il cuore. La Scozia sarebbe ancora più povera senza il contributo vitale apportato dai nostri studenti internazionali, e dovremmo cercare di incoraggiarne di più, anziché di meno, a venire. • Il professor James Smith è vicepreside internazionale presso l'Università di Edimburgo http://www.scotsman.com/news/we-should-be-encouraging-international-students-1-3744444