postato su 13 Luglio 2021
Storicamente, i grandi corpi idrici e le aree costiere sono stati luoghi di urbanizzazione. Di conseguenza, lo scarico di liquami e rifiuti è uno dei modi più pericolosi con cui le città inquinano i corpi idrici. Secondo le statistiche, due terzi dei rifiuti delle città vengono pompati non trattati nei bacini idrici, nei fiumi e nell’acqua di mare.
L’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite afferma che: “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. L’SDG 14 riconosce che gli oceani del mondo sono una risorsa ambientale chiave per la nostra sostenibilità a lungo termine. Gli oceani sono una risorsa pubblica che contiene oltre 200,000 organismi conosciuti e sono la fonte più comune di proteine; oltre 3 miliardi di persone dipendono dagli oceani per la sopravvivenza, mentre la pesca impiega direttamente o indirettamente oltre 200 milioni di persone.
La preservazione del nostro oceano deve rimanere una priorità assoluta. Il benessere degli esseri umani e dell’ambiente dipende dalla biodiversità marina. Per ridurre al minimo la pesca eccessiva, l’inquinamento marino e l’acidificazione degli oceani, le aree marine protette devono essere efficacemente controllate e dotate di risorse adeguate e devono essere adottate normative.
Ruolo del governo
Il Canada ha la costa più lunga del mondo e si estende lungo gli oceani Pacifico, Atlantico e Artico, diventando uno dei corpi oceanici più grandi del mondo. Per guadagnarsi da vivere, importare beni ed esportare articoli canadesi, i canadesi dipendono dalle loro coste e dai corsi d'acqua. Il Canada ha fatto passi da gigante nel salvaguardare la protezione e la resilienza della sua pesca e continua a promuovere la conservazione e l’uso responsabile delle risorse marine.
Oltre a questo, il governo può svolgere un ruolo nel:
Obiettivi multipli
Per raggiungere questo obiettivo, il governo canadese ha un elenco di obiettivi che intende raggiungere entro il 2030, tra cui:
Entro il 2025, prevenire e ridurre significativamente l’inquinamento marino di ogni tipo, in particolare quello derivante dalle attività terrestri, compresi i detriti marini e l’inquinamento da nutrienti
Entro il 2020, gestire e proteggere in modo sostenibile gli ecosistemi marini e costieri per evitare impatti negativi significativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino al fine di ottenere oceani sani e produttivi
Ridurre al minimo e affrontare gli impatti dell’acidificazione degli oceani, anche attraverso una maggiore cooperazione scientifica a tutti i livelli
Entro il 2020, regolare efficacemente la raccolta e porre fine alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata e pratiche di pesca distruttive e attuare piani di gestione basati sulla scienza, al fine di ripristinare gli stock ittici nel più breve tempo possibile, almeno a livelli in grado di produrre il massimo rendimento sostenibile come determinato dalle loro caratteristiche biologiche
Entro il 2020, conservare almeno il 10% delle aree costiere e marine, in linea con la legislazione nazionale e internazionale e sulla base delle migliori informazioni scientifiche disponibili
Entro il 2020, vietare alcune forme di sussidi alla pesca che contribuiscono alla sovraccapacità e alla pesca eccessiva, eliminare i sussidi che contribuiscono alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e astenersi dall’introdurre nuovi sussidi di questo tipo, riconoscendo che un trattamento speciale e differenziato adeguato ed efficace per i paesi in via di sviluppo e meno sviluppati dovrebbe essere parte integrante dei negoziati sui sussidi alla pesca dell’Organizzazione mondiale del commercio
Entro il 2030, aumentare i benefici economici derivanti dall’uso sostenibile delle risorse marine ai piccoli Stati insulari in via di sviluppo e ai paesi meno sviluppati, anche attraverso la gestione sostenibile della pesca, dell’acquacoltura e del turismo
Aumentare la conoscenza scientifica, sviluppare la capacità di ricerca e trasferire la tecnologia marina, tenendo conto dei criteri e delle linee guida della Commissione oceanografica intergovernativa sul trasferimento della tecnologia marina, al fine di migliorare la salute degli oceani e potenziare il contributo della biodiversità marina allo sviluppo dei paesi in via di sviluppo, in particolare i piccoli Stati insulari in via di sviluppo e i paesi meno sviluppati
La determinazione del Canada nel fornire misure concrete per combattere l’inquinamento degli oceani che colpisce il nostro ambiente è una testimonianza del suo desiderio di soddisfare l’agenda delle Nazioni Unite che garantirà una migliore qualità di vita a tutti coloro che vivono in Canada, compresi gli immigrati.
Tag:
Strategia nazionale canadese
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