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postato su Maggio 27 2015

Andare all'estero: linee guida per i visti per imprenditori

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By  editore
aggiornato Aprile 03 2023
A volte, gli Stati Uniti semplicemente non sono l’opzione migliore per alcune startup. E va benissimo: dopo tutto, ci sono diverse grandi economie startup al di fuori degli Stati Uniti che sono decisamente sulla buona strada per competere anche con artisti del calibro della Silicon Valley americana. SU Tech.Co, abbiamo esaminato tutto, dal modo in cui l'economia in forte espansione del Brasile sta contribuendo alla rapida crescita del settore tecnologico al modo in cui la piccola isola indonesiana di Bali sta incubando la propria comunità di imprenditori; in tutto il mondo, ci sono ecosistemi di startup che hanno una serie di caratteristiche che possono rappresentare importanti vantaggi per alcune startup. Ma una volta stabilito che avviare un’attività in un altro paese è l’opzione giusta, come farai a dover gestire i visti imprenditoriali necessari per rendere effettivamente quel trasferimento una realtà? Un'infografica creata dal blog sull'immigrazione Migrare mostra quali paesi nel mondo offrono visti per imprenditori ed elenca i requisiti che una persona o un'azienda deve soddisfare per ottenere tali visti. L’infografica esamina i requisiti generali per i visti per imprenditori in paesi come Canada, Cile e Regno Unito, per un totale di undici paesi. Guardando l’infografica, sembra che le startup che hanno già ricevuto una discreta quantità di finanziamenti se la passano meglio se ottengono visti imprenditori; molti paesi, ad esempio, richiedono che le aziende abbiano già ricevuto finanziamenti compresi tra 40,000 e 100,000 dollari. D’altra parte, paesi come Francia e Cile non richiedono che le startup abbiano raccolto finanziamenti precedenti e, piuttosto, forniscono alle startup sovvenzioni monetarie insieme ai visti da imprenditore. Non sorprende per un paese come il Cile, che proprio all’inizio di questo mese ha annunciato che il suo acceleratore nazionale di startup, Start-Up Chile, avrebbe effettuato ulteriori investimenti nelle startup dei suoi ex-alunni; infatti, guardando la linea guida, sembra che le startup possano qualificarsi per il visto per imprenditore cileno solo se vengono accettate a Start-Up Chile. Ci sono alcune altre cose degne di nota da sottolineare nell’infografica. Sorprendentemente, a differenza di tutti gli altri visti imprenditoriali concessi alle startup, quello canadese offre la residenza permanente, qualcosa che non è affatto fornito da nessun altro paese. E, cosa ancora più importante, il sistema di immigrazione flessibile del paese rende molto più facile per le startup assumere immigrati, qualcosa che manca disperatamente negli Stati Uniti. A proposito dell'America: non è elencata nell'infografica. Questo perché il nostro Paese non offre ancora alcun tipo di visto per imprenditori; va tuttavia segnalato che il presidente Obama ha annunciato lo scorso novembre un piano per un visto per startup (ma in realtà non ci resta che sperare che ciò avvenga davvero, no?). http://tech.co/guideline-entrepreneur-visas-2015-05

Tag:

Investi all'estero

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